Alla scoperta delle bollicine: lo spumante

Quando pensiamo al brindisi pensiamo allo spumante, ecco perché questo vino è uno dei più amati.

Dopo tanti reel a tema spumante, ho deciso di raccogliere tutte le informazioni che vi ho dato su Instagram in un nuovo post per il mio blog.

Ma partiamo dalle basi… che cos’è lo spumante?

Gli spumanti sono tutti quei vini che producono effervescenza e che si ottengono dalla prima o dalla seconda fermentazione alcolica. Una delle caratteristiche peculiari è la presenza delle danzanti bollicine dovute dall’anidride carbonica presente all’interno della bottiglia.

Metodo classico e metodo Charmat

Questi vini si differenziano tra loro per le due tecniche di produzione.

1. Metodo Classico: prevede la rifermentazione in bottiglia. Dopo una prima naturale fermentazione sui lieviti, il vino viene imbottigliato con l’aggiunta di zucchero e lieviti che favoriscono la rifermentazione e l’aumento di pressione nella bottiglia in base alle norme del disciplinare.

2. Metodo Charmat (o Martinotti): il processo di produzione si differenzia dal metodo Classico perché la fermentazione in autoclave (contenitore ermetico in acciaio) e con l’imbottigliamento isobarico.

Per completezza, citiamo anche un terzo metodo di produzione, quello dell’aggiunta forzata di anidride carbonica a basse temperature, che dà vita ai cosiddetti vini frizzanti o “gassificati”.

La classificazione dello spumante

Altra peculiarità dello spumante è il grado zuccherino, un’informazione di base che ci permette di distinguerne le diverse caratteristiche e di scegliere quello che più potrà soddisfare il nostro palato durante un brindisi. 

Ecco qui le principali classificazioni:

  • Pas dosé o Dosaggio zero o Nature: inferiore ai 3 grammi per litro
  • Extra brut: inferiore ai 6 grammi per litro
  • Brut: inferiore ai 12 grammi per litro
  • Extra dry: tra i 12 e i 17 grammi per litro
  • Sec o Dry: tra i 18 e i 32 grammi per litro
  • Demi sec: tra i 33 e i 50 grammi per litro
  • Dolce: superiore a 51 grammi per litro

Come stappare lo spumante 

Il vino si stappa col botto? 

Questa pratica deriva dalla tradizione dei festeggiamenti, ma in realtà l’apertura del vino merita grande attenzione per evitare di perdere la qualità delle bollicine e del vino stesso. Il vino in bottiglia sta riposando, quindi ricordati di risvegliarlo dolcemente. 

Degustazione: Piancastello Zero di Endrizzi

Un Trentodoc di classe, che riposa almeno 48 mesi per acquisire la massima eleganza.

Il Piancastello Zero di Endrizzi è un Pas Dosè, particolarmente secco con un’intensa nota minerale che si percepisce sia al naso che al palato, con un leggero sentore tostato di mandorla amara in chiusura. 

Al naso inoltre percepiamo il profumo di scorza di cedro e pompelmo mescolato ad erbe aromatiche come rosmarino e salvia. Ideale sia per un aperitivo estivo che a tutto pasto. 


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