Cantina Sambin: un vino senza compromessi dai Colli Euganei

Continua la mia ricerca di produttori che sappiano valorizzare il territorio e la natura. Così oggi vi racconto la mia visita alla Tenuta Marco Sambin.

Il terroir dei Colli Euganei

Ci troviamo nel Parco Regionale dei Colli Euganei, una zona in cui sono presenti vulcani abortiti che non hanno creato il loro cratere. Le viti crescono sulle terrazze del monte Versa, in un terreno sedimentario caratterizzato dalla presenza di scaglia bianca, stratificazioni di selce nera e una grande quantità di argilla, che permette ai vini di esprimere tutta la loro mineralità che ritroveremo poi nel calice. I vini dei Colli Euganei, infatti, sono sapidi e giocano di forza.

I vitigni e la Garganega

L’azienda coltiva viti di Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Syrah e Garganega, nel massimo rispetto della natura e senza compromessi. In particolare, la Garganega è viene vinificata in 4 diverse tipologie: ferma, rifermentata in bottiglia, a lunga macerazione e passita.

La filosofia di Sambin

Per rispecchiare al 100% la filosofia aziendale, la vendemmia avviene completamente a mano. Allo stesso modo anche la vinificazione viene svolta in piena naturalità, per creare un vino che nasca prima di tutto in vigna e non in cantina. A questo proposito, infatti, Sambin ha scelto di abbandonare i lieviti selezionati utilizzandone quindi sono di indigeni.

Durante la mia visita ho potuto vedere anche la barricaia. Grande cura infatti è riservata all’affinamento, utilizzando barriques di rovere francesce con doghe di 22 mm per creare una maggiore ossigenazione. Nella scelta delle botti, l’azienda si serve di 5 produttori diversi, per permettere la massima espressione del vino.

Foto Azienda Agricola Marco Sambin

Degustazione: Martha – Trevenezie Frizzante IGT

Martha è un vino dalla spiccata personalità che nasce da uve garganega raccolte a maturazione precoce. Ho avuto il piacere di degustare questo calice giallo oro e sentirne tutti i sentori di agrumi, mango, lievito e ginestra. Il sorso è pieno, e ritornano tutti gli aromi al naso, chiudendo con note di sidro e birra.

Consiglio l’abbinamento alle carni bianche, a piatti a base di verdure oppure, per l’estate, a una fresca burrata con pomodorini e olive taggische.

Buona degustazione con VineMente!

Foto copertina: Azienda Agricola Marco Sambin

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