Partire dal vino: l’aperitivo si tinge di rosso

Le giornate si allungano, l’aria è frizzante e profumata. Dopo una lunga giornata, prima di cena, mi piace rilassarmi nel peculiare silenzio di queste serate, coccolandomi davanti al mio moraro e gustando un calice di vino rosso.

Individuo negli scaffali della mia cantina un vino non troppo strutturato, di medio corpo, profumato e fresco: proprio quello di cui ho bisogno in questo momento. Sono alla ricerca di quella sensazione di freschezza, che scivoli al palato e mi avvolga durante questo momento di distensione.

Solo dopo aver selezionato la bottiglia da stappare, mi dirigo in cucina e scruto la dispensa per decidere quali materie prime abbinare. Per me infatti il vino è sempre il protagonista indiscusso della degustazione, come vi ho raccontato nello scorso articolo parlando del Bocca di Rosa di Luretta. 

Oggi degustiamo tre vini rossi del territorio veneto, provenienti dalle zone della Valpolicella e dei Colli Euganei, porgendo particolare attenzione al terroir di ciascun vitigno.

Le Femminelle – Marco Sambin

Le Femminelle è un blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, molto piacevole e asciutto, con sentori di frutta e note erbacee.

Ci troviamo all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei, nella zona di Valnogaredo, con quest’azienda di 4 ettari che posa lo sguardo sulla valle degli ulivi, in un panorama piacevole e incantato. Il terreno vulcanico, ricco di minerali, con un’importante quantità di argilla ben strutturata che permette ai vini di esprimersi con potenza e ricchezza fenolica.

Per un aperitivo semplice, lo abbino ad un pezzettino di formaggio Monte Veronese e di soppressa e, perché no, un po’ di polenta alla griglia. 

Il Volo – Il Filò delle Vigne

Il Volo ci regala un calice asciutto e piacevole, nato da uve del nostro territorio con un taglio internazionale: 60% Merlot e 40% Carbernet Franc che ci regalano seducenti profumi di frutti rossi e note vegetali.

Ci troviamo anche in questo all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei, dove ci aspetteremmo dunque di trovare il terreno basaltico tipico alla zona vulcanica. A Baone, però, esattamente dove sorge l’azienda Il Filò delle Vigne, la situazione è straordinaria e peculiare: è presente infatti una piattaforma di calcare bianco e rosa che ricorda una spiaggia, un fondale marino riaffiorato dal ritirarsi delle acque. In questo ecosistema si è quindi creato un ambiente in cui i vini rossi sono dotati di caratteristiche che li rendono completamente differenti dagli altri prodotti dei Colli Euganei, conferendo al calice quella freschezza e quella meravigliosa sapidità che sanno regalarci un’agile ed elegante bevuta che non annoia mai.

Ecco perché mi sento di accostarlo ad un aperitivo, per quelle sere in cui non si ha voglia di cucinare, possiamo preparare alcuni cicchetti con pane caldo, per creare dei crostini da condire con baccalà mantecato del nostro territorio, una fettina di salame alla griglia o della pancetta croccante e un altro con un formaggio erborinato non troppo strutturato.

Il Discolo Pelara – Cantina Fornaser

Il terzo vino di cui vi parlo è Il Discolo, un vino piacevole, estivo, che ci regala un calice rosa antico con un profumo intenso e lievemente aromatico.

L’azienda agricola Fornaser è situata nella zona Cru del Valpolicella, in cui troviamo un terreno di tufo friabile, un materiale giallo paragonabile ad una spugna in grado di trattenere l’acqua nei periodi di siccità, da distribuire poi quando necessario, rendendo così il vigneto autonomo ed efficiente.

Il vigneto de Il Discolo di trova a 300 metri di altitudine e produce la Pelara, un’uva piuttosto rara a causa del vitigno dalla difficile coltivazione e con una bassa resa. Fornaser produce quindi una selezione limitata di 1000 bottiglie in ricordo del nonno.

La bella sapidità e piacevolezza rendono questo vino una soluzione ideale per un aperitivo veloce e sfizioso. Vi consiglio di provarlo con un semplice piatto a base di uova e asparagi, da accostare alla coppa nostrana affettata fresca con del pane integrale. In alternativa, lo proverei con un crostino insieme all’hummus di ceci, facile e rapido da preparare per chi ha poco tempo.

Buon aperitivo e buona degustazione. 
Erica

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