Fattoria Castellina: produzione di vino e olio biodinamico in Toscana

Oggi ti porto alla scoperta di una meravigliosa realtà agricola toscana, situata sui pendii meridionali del Montalbano, a circa 20 km da Firenze: la Fattoria Castellina.

L’azienda a conduzione familiare produce vino e olio d’oliva con metodo biodinamico, con un’estensione di 110 ettari di terreno, di cui 10 ettari a vigneto, 30 ettari a oliveto e 10 ettari a seminativo. La restante proprietà è circondata da un bosco di querce, acacie, aceri e pini.

La tenuta è un casale del 1600 ed era la riserva di caccia dei Medici. Oggi è ristrutturato nell’autentico stile toscano di campagna, con vista sulle colline chiantigiane e circondato dai vigneti. 

La produzione biodinamica

È il 2004 a segnare l’anno di svolta di questa realtà, momento in cui l’azienda si è convertita in biodinamica, dando così una nuova vita a tutti i prodotti. Questo è un’ulteriore passo al di là dell’agricoltura biologica: infatti non solo viene evitato l’utilizzo di ogni pesticida ma il terreno è arricchito e nutrito per aiutarlo a rigenerarsi al fine di migliorarne la fertilità biologica.

Si tratta di un lavoro di grande rispetto del territorio e dei suoi frutti che continua anche in cantina. Dopo una vendemmia rigorosamente manuale, le fermentazioni sulle bucce avvengono in maniera spontanea, senza l’aggiunta di lieviti, enzimi, tannini o altre sostanze. L’obiettivo è infatti quello di esprimere al meglio il terroir, attraverso un processo naturale al 100%.

I vini 

I vini della Fattoria Castellina sono la perfetta espressione dell’identità territorio, resa possibile anche grazie al processo di produzione completamente naturale.

In particolare, grande attenzione è riservata al Chianti Montalbano D.O.C.G. e al Rosso Toscano I.G.T., in cui il Sangiovese è il protagonista.

Ho potuto assaggiare anche il loro Vermentino, direttamente dalla vasca in cemento, sentendone la sua peculiare freschezza e acidità. Visitando poi la piccola bottaia, ho visto le anfore dove riposa sulle bucce questo vino che diventerà il loro “FUFLUNS” che in etrusco significa proprio “vino”, nato con l’intento di ricordare la produzione vinicola etrusca che avveniva nelle anfore. Al termine dell’affinamento, questo diventerà un orange wine che rimane per circa tre mesi sulle sue bucce.

Ma passiamo ora alla degustazione dei vini dell’azienda.

Degustazione

IPOGEO IGT Toscana Rosso 2020

Il primo vino che ho avuto il piacere di degustare è loro Ipogeo: 50% Sangiovese, 50% Cabernet, Syrah, Merlot. La vinificazione avviene con 7 giorni di fermentazione sulle bucce e poi viene svinato e travasato. Infine rimane 12 mesi in botte grande (in parte acciaio e in parte in cemento), con ulteriore affinamento di 6 mesi in bottiglia.

Al naso di percepiscono le note tipiche del Sangiovese, come liquirizia, humus e terriccio ma con un’anima più rustica rispetto al classico chiantigiano che siamo abituati a degustare, grazie alle peculiarità naturali estreme e molto radicali, dovute al clima freddo e ventoso.  

Chianti Montalbano D.O.C.G. 2020

Il secondo vino in degustazione è stato in chianti classico (100% Sangiovese), con una vinificazione con circa 15 giorni di fermentazione sulle bucce e poi 12 mesi in botte grande e affinamento in bottiglia di 6 mesi. Al calice troviamo un buon corpo con le stesse note di frutta avvertite al naso.

Terra e Cielo IGT Toscana Rosso 2019

Uvaggio 100% Sangiovese che ne raccoglie i migliori grappoli, con affinamento di 12 mesi tra barriques e botte grande, con ulteriori 12 mesi di cemento e 6 mesi in bottiglia.

Questo ci permette di avvertire sentori più intensi e note più particolari, che sprigionano ancora di più le sensazioni di terreno oltre ad una forte nota fruttata bilanciata dal balsamico percepito al palato, regalandoci un calice corposo e denso, un sorso di carattere.

Daino bianco IGT Toscana Rosso 2019

Questo Merlot in purezza è atipico non ricorda classici internazionali. Al contrario, è un vino dalla facile beva e molto verticale. I profumi di frutta matura sono intensi al naso. Al calice ci regala una bella acidità e freschezza, un prodotto ben bilanciato e morbido, un sorso che scivola bene. 

Ho degustato questi prodotti in accompagnamento a schiacciata toscana, pecorino fresco e stagionato sulla paglia, e salumi locali come la finocchiona e un prosciutto crudo.

L’olio d’oliva 

La Fattoria Castellina è famosa anche per la produzione di olio con metodo biodinamico, con olive di monocultivar (Frantoio, Moraiolo, Leccino, Mignola e Pendolino) o blend, in un territorio caratterizzato da una macchia mediterranea con ventilazione costante.

Nello specifico abbiamo degustato 4 tipologie di olio:

  • Pendolino: sentore fruttato al naso, al palato molto morbido e delicato. Utilizzo consigliato su pesce, insalate, verdure bollite o comunque piatti non complessi.
  • Blend di Frantoio, Moraiolo, Leccino e Mignola: dai sentori di carciofi e foglia di pomodoro, con giusto piccante e asciutto al palato. Da utilizzare su carni bianche o piuma.
  • Blend di olive più verdi (Leccino, Moraiolo): dai sentori profumati e complessi al palato, dal sapore avvolgente e intenso. Da utilizzare con legumi o paste con ragù di selvaggina.
  • Blend di olive con uninvaiatura tra il verde e il viola: rappresenta il vero gusto dell’olio toscano, dal carattere vigoroso e intenso. Da abbinare alla carne alla griglia e a tagli importanti come la Fiorentina.

Ho assaggiato gli oli sia da bicchierino sia in abbinamento al pane toscano con pochissimo sale, perfetto per dare risalto a questa tipologia di prodotto.

Ti consiglio una tappa in questa bellissima realtà ricca di storia e grande passione per il proprio lavoro e ti lascio il loro sito web per saperne di più: clicca qui.

Buona degustazione!

Erica