Il mondo avvolgente e zuccherino dei vini dolci e passiti

Oggi vi porto a scoprire un mondo avvolgente e zuccherino: quello dei vini dolci.

Proprio perché si tratta di un argomento spesso trascurato e poco approfondito, io preferisco dedicare a questa tematica un’intera serata all’interno del mio corso di avvicinamento al vino VineMente.

I vini dolci e il calice ideale

Ma cos’è un vino dolce? Un vino con un livello di zucchero residuo superiore a quello dei vini secchi. Il bicchiere ideale per assaporarli è il calice a forma di tulipano, che consente di concentrare gli aromi permettendo di percepire in maniera intensa le note fruttate e dolci che lo caratterizzano. Inoltre, il suo bordo svasato consente di far circolare il vino in bocca, facendolo entrare in contatto con tutte le papille gustative e aiutandoci ad apprezzare appieno la sua complessità.

La classificazione dei vini dolci

Scopriamo assieme le diverse categorie di vini dolci e alcuni esempi tra i più noti.

Vini liquorosi o fortificati: sono prodotti attraverso la fermentazione parziale del mosto, interrotta con l’aggiunta di alcol, che uccide i lieviti e lascia un residuo di zucchero. Questo processo aumenta il grado alcolico del vino, rendendolo spesso ricco e corposo. Alcuni esempi di questa categoria sono il Marsala, lo Cherry, il Porto o il Madeira.

Vini dolci da dessert: sono generalmente più leggeri dei liquorosi e hanno un livello di zucchero residuo più basso. Un esempio celebre è il Moscato d’Asti. Rientrano in questa categoria anche le vendemmie tardive.

Vini passiti: sono creati utilizzando uve che sono state appassite prima della vinificazione. Questo processo concentra lo zucchero e gli aromi dell’uva, dando vita ad un vino ricco e complesso. In questa categoria troviamo, ad esempio, il Vin Santo e il Torcolato.

Vini muffati o botritizzati: questi vini sono prodotti con uve che sono state attaccate dal fungo Botrytis cinerea, una “muffa nobile”, che si nutre dello zucchero dell’uva, concentrando il residuo di zucchero e gli aromi. Il risultato è un vino dolce, complesso e raffinato. Alcuni esempi di questa categoria sono il Sauternes (il più famoso è il Chateau D’Yquem) e il Tokaji.

Vini Cognac: sono una categoria di vini pregiati da meditazione che vengono prodotti nella regione della Francia con lo stesso nome, a partire da tre vitigni bianchi: Ugni Blanc (Saint-Émilion), Folle Blanc e Colombard. Questi vini vengono distillati e invecchiati per creare uno dei distillati più famosi e pregiati al mondo, il Cognac appunto. Dopo la vendemmia, l’uva viene fermentata per creare il vino base, che viene poi distillato in alambicchi di rame. Il risultato è un distillato di vino chiaro che poi viene invecchiato in botti di rovere per un minimo di due anni. Durante questo processo, assume il caratteristico colore dorato, un sapore sempre più complesso, con note di frutta secca, spezie, vaniglia, caramello e legno.

Eiswein: chiamati anche “vini di ghiaccio”, gli Eiswine sono una categoria di vini dolci pregiati che sono creati a patire da uve congelate sulle viti. Questi vini sono prodotti in regioni vitivinicole che affrontano inverni freddi e gelidi (con temperature tra i -8°C e -10°C), come la Germania e l’Austria. La loro produzione è un processo molto delicato e impegnativo. Infatti non tutti i raccolti di uve congelate sono adatti alla produzione di Eiswein: le uve devono essere sane e mature e devono essere state colpite dal freddo al momento giusto. Il rigido disciplinare li rende un prodotto raro e pregiato, con una complessità di aromi e sapori che sa regalarci un’esperienza sensoriale unica.

Degustazione

Torcolato – Io Mazzucato

Un vino da dessert ottenuto dal vitigno Vespaiola, che si presenta nel calice con un colore giallo intenso, quasi dorato. Al naso percepiamo la pera e la mela mature e stracotte, la cannella, i fichi secchi e l’uvetta. Al palato assaporiamo albicocca e pesca mature e una nota di cioccolato bianco, con una dolcezza delicata e mai stucchevole. Perfetto in abbinamento ad una focaccia pasquale o alla torta della nonna.

Nigl – Grüner Veltliner Freiheit – 2018

Questo Eiswein alla vista si presenta giallo paglierino. Al naso percepiamo un’esplosione di zafferano, oltre agli aromi di nocciola tostata, noce, cacao e pepe bianco. Al palato degustiamo un vino dolcissimo e denso, con note di mandarino e uva. A mio avviso, l’abbinamento ideale è con un monoporzione di cioccolato al passion fruit o con la nostra Sbrisolona.

Marsala Vergine Riserva Terre Arse – Florio – 2014

Ottenuto da uve di grillo, questo vino liquoroso dal color oro antico ci regala al naso aromi di caramello, mou e tabacco, mentre al palato una nota piacevole di nocciola.

Come abbinamento possiamo giocare un po’, ad esempio con un formaggio stagionato per un massimo di 24 mesi, con un cantuccio o, se ti piace osare, con le costolette di agnello a scottadito. Ti consiglio anche di assaporarlo accompagnato da un buon sigaro, in un momento di relax. 

Oro Rosso del Doge – Conati – 2011

Si presenta nel calice con un colore molto vivace, un rosso acceso e un corpo molto brillante. Al naso percepiamo una grande complessità che viene confermata anche al palato, con note concentrate di prugna e fragola. Lo consiglio in abbinamento con formaggi stagionati o erborinati.

Buona degustazione.