Le bollicine delle Feste: quali vini portare in tavola e regalare

Le Bollicine rappresentano quel tocco magico che rende vivace e frizzante un festeggiamento o una ricorrenza, e sanno riunire intorno allo stesso brindisi anche i palati più esigenti.

Le bollicine che danzano nel calice sono uno spettacolo da ammirare e non possono mancare sulla nostra tavola delle Feste.

Mi piace definirle “prismatiche” per le differenti sfumature che ci portano a scoprire profumi e sapori sempre nuovi, da avvicinare anche ai piatti più variegati. 

Per le festività di quest’anno ho scelto quattro proposte molto diverse da considerare anche come idea regalo originale.

Sù Alto – L’Antica Quercia 

Sù Alto è una bollicina dell’azienda L’Antica Quercia di Scomigo di Conegliano (TV). 

Affina per almeno quattro mesi a 2000 metri, sul Monte Civetta nel cuore delle Dolomiti, per interiorizzare tutta la freschezza del clima e l’aria montana.

Si tratta di un Glera che matura in bottiglia sui propri lieviti indigeni con tappo corona.

Nel calice si presenta con un giallo paglierino torbido, tipico della sua natura, con note minerali e agrumate al naso che portano a un sorso sapido e asciutto.

Abbinamenti consigliati:

Per una tradizionale vigilia di Natale, questo vino non può mancare. Infatti si sposa con piatti di pesce, quali bigoli con la sardea, arringa e scopeton. Per mettere ulteriormente in risalto la tradizione veneta, lo consiglio in abbinamento al baccalà: crostini di baccalà mantecato, un’insalata di baccalà bollito oppure con i bigoli.

Lovara – Sacramundi

Questo metodo classico che ci porta a Chiampo, una zona inusuale ma intrigante nella valle rocciosa con un terreno che dona tutto se stesso alla bollicine del Lovara.

Un’uva Durella che si esprime al meglio rimanendo 24 mesi sui lieviti, con note minerali, sentori di erbe aromatiche e pera abate, per un calice sapido e fresco.

Abbinamenti consigliati:

Prima di ogni cenone, come aperitivo accompagnato da salumi dolci o sfiziosi finger food, per un aperitivo innovativo sia nei giorni di Natale che a Capodanno.

Piancastello – Endrizzi

Se sei alla ricerca di una bolla regale, lasciati inebriare da questo vino, da degustare durante gli eventi più importanti.

Dal Cru del vigneto Pian Castello nasce un blend di Chardonnay e Pinot nero sapientemente dosati che riposa per 36 mesi. Il vino che si ottiene è una bollicina minuta, piccola e cremosa che rimane persistente e fresca.

Abbinamenti consigliati:

Accostarla ai piatti delle Feste è un grande piacere, dai bolliti ai primi più strutturati, ma anche a stracotti importanti poiché questo vino sostiene il piatto pulendo il nostro palato. Perfetto anche per un brindisi come quello di Capodanno.

Pas Dosè – Cantina Ongaresca 

Questa bollicina della cantina Ongaresca di Costabissara (VI) è un Metodo Classico, 80% Pinot nero e 20% Chardonnay. In questo vino le catenelle sono la cosa più importante e più bella da vedere e poi da degustare.

Un calice color rosa cipria che profuma di lievito, elemento tipico e caratterizzante del Metodo Classico. Al palato è morbido e piacevole, con sentori di ribes nero e uva fresca.

Abbinamenti consigliati:

Se sei amante della carne, ti consiglio di abbinare questo vino a una tagliata di manzo oppure alla faraona, per un accostamento intrigante in cui risalti il piatto e la bollicina nel contempo. È inoltre piacevole insieme a un pesce al forno, accompagnato da ingredienti sfiziosi che lo rendano più strutturato.

Tutti i vini sono disponibili alla Trattoria Al Moraro, anche per un idea regalo last minute.

Alzo il calice insieme a voi per augurarvi Buone Feste! Erica, VineMente

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