Muni: la valorizzazione della durella e della natura

Qualche giorno fa, in una splendida giornata primaverile, sono andata a visitare la cantina Muni a San Giovani Ilarione in provincia di Verona, ai piedi della Lessinia. 

Daniele Piccinin, il produttore 

Ho conosciuto un produttore intraprendente e straordinario, Daniele Piccinin, che ha dato vita anche al VinNatur.

Daniele si è posto l’obiettivo di recuperare una varietà che sta andando persa, quella della Durella, vitigno autoctono esistente nella zona veronese da circa mille anni. Svolge questo ambizioso lavoro in maniera impeccabile, adottando uno stile di produzione assolutamente integrale, nel pieno rispetto del microclima e della vigna, della natura e della cultura della biodiversità, seguendo i canoni del biologico.

Daniele però non nasce come produttore, bensì come cuoco, e aveva solo 19 anni quando aprì il suo ristorante, lavoro che, a suo avviso, gli permise “di allenare naso e papille gustative”. In seguito iniziò il corso di sommelier e così si innamorò del mondo del vino, iniziando poi la nuova carriera nella produzione vitivinicola.

La degustazione 

Quella da Muni è stata una degustazione davvero speciale, organizzata quasi come se fosse un pranzo in famiglia, in cui ho assaggiato deliziosi piatti con verdure dell’orto, uova sode e formaggi stagionati.

Ho apprezzato in questa occasione 3 vini, due bianchi fermi e un metodo classico, tutti a base di durella, che ora vi racconto.

BIANCO 

A base di Chardonnay (70%), Duella (20%) e Pinot grigio (10%). Un bianco piacevole e rinfrescante, sorprendentemente sapido, facile da abbinare in questa splendida stagione, con note di erbe di montagna, frutta fresca a polpa bianca e fiori freschi.

MONTEMAGRO

100% durella, il Montemagro è un vino più strutturato del precedente, con note di erbe mediterranee. Un vino da pasto, dal colore giallo oro, da abbinare per esempio a uova e asparagi, un risotto con i bruscandoli o altri primi piatti.

ARIONE

Una bollicina strutturata, con note di noci, nocciole, miele di castagno e una bella mineralità. Secondo me è perfetto in accompagnamento a un piatto importante come agnello in umido e capretto e quindi è assolutamente una bottiglia da portare sulla tavola pasquale.

Buona degustazione e… un augurio di buona Pasqua a tutti.

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